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 Il Culto di Veitien

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MessaggioTitolo: Il Culto di Veitien   Il Culto di Veitien Icon_minitimeDicembre 11th 2008, 16:14

IL CULTO DI VEITIEN


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La nascita del culto di Veitien, detto anche culto della Natura, si perde nella notte dei tempi. Si racconta che esso sia stato fondato nel vecchio mondo da Mitiana stessa, figlia di Vilmis e Veitien e sorella di Lorian, di cui fu anche la prima somma sacerdotessa.
Benché nel corso della storia il culto di Veitien abbia vissuto periodi di minor coinvolgimento nella vita cittadina, da anni ormai esso è parte integrante della vita sociale, politica e culturale del protettorato dei territori di Khenam.
Quando un individuo si sente chiamato dalla Dea e viene accettato come novizio dalla somma sacerdotessa, è chiamato a vivere nel santuario di Veitien che da quel momento in avanti risponderà ad ogni suo bisogno di carattere spirituale, materiale ed economico.


Veitien, la Grande Madre

Veitien è la dea della bellezza, della vita e delle leggi naturali. Sacra sposa di Vilmis, è colei che ricevette da Shilenaj il dono della vita per poi donarlo ad ogni donna, ed è altresì colei che opera affinché le anime dei morti possano tornare in vita attraverso lo stagno e dona a loro un nuovo corpo in cui reincarnarsi.
Veitien è una divinità neutrale, è il germoglio che sboccia a primavera così come lo sciame di locuste che distrugge il raccolto. Il suo ambito è quello della Vita: nascita, crescita, morte e successivo rinnovamento; un ciclo che non prevede mai la morte come distruzione fine a sé stessa ma come origine e nutrimento di nuova vita. Per questo motivo Karden, colui che porta la distruzione da cui non nasce mai vita, è il più grande nemico dell'Equilibrio.
Veitien è la Dea della Vita intesa come essenza di tutto ciò che si trova tra la nascita e la morte, ma quest'ultima è un limite imposto dal tempo e superiore anche alle leggi della natura. Il sacerdote andrà a curare gli aspetti intermedi ma non potrà porre rimedio ai limiti imposti da Varkazas.

Veitien è conosciuta come la Dea dai tre volti, la tradizione vuole che ciascuno di essi sia legato ad un momento preciso del ciclo vitale ed abbia le sue specifiche competenze.

- La dama bianca, la fanciulla: rappresenta lo stadio iniziale di ogni vita così come ogni nuovo inizio che riapre un ciclo. E' legata ai sentimenti della spensieratezza giovanile, all'esuberanza, alla libertà, alla gioia. E' particolarmente vicina alla natura vegetale e fra i tre volti è forse quello più affine alle doti artistiche e alla vita selvaggia all'aria aperta. Il suo animale-simbolo è il falco.

- La dama azzurra, la madre: rappresenta l'età matura e la maternità. E' legata a tutto quanto concerne i sentimenti di affetto materno ma anche agli aspetti più sociali della vita quotidiana, così come alla sensualità. Si dice la dama azzurra abbia dato prova di grande dolcezza verso i suoi figli ma anche di estrema furia verso coloro che li hanno minacciati. Dei tre volti è quello più legato alle creature animali, si dice infatti sia particolarmente vicina ai cacciatori e ai pescatori. Il suo animale-simbolo è l'orso.

- La dama scura, l'anziana: rappresenta la fase finale della vita e la sua conclusione. Dei tre volti è il più cupo e misterioso, simboleggia la conoscenza profonda, i segreti arcani, il rispetto e la divinazione. Terribile ma anche pietosa, si dice che sia lei a guardare con severità o con misericordia alle anime dei morti e permettere loro il ritorno alla vita.
La dama scura è legata in modo particolare agli animali predatori e ai fenomeni atmosferici, in particolare alla neve che scende nelle notti d'inverno. Il suo animale-simbolo è il lupo.


Attività del culto di Veitien

Scopo primario del culto di Veitien è il mantenimento degli equilibri naturali e la difesa di questi da qualsiasi forza opposta mirata a sconvolgerli. I religiosi di Veitien sono depositari dei segreti della natura e dei cicli vitali, vivono con passione la loro armonia con la Dea e con il creato, e durante la loro crescita spirituale arrivano a percepire in maniera sempre maggiore nel loro animo le modificazioni e i turbamenti dell'Equilibrio.
A questa principale missione si affianca quella della cura delle creature, animali e vegetali, così come quella delle anime. In particolare è loro compito prendersi cura di coloro che risorgono presso lo stagno dei morti, dei giovani forestieri senza un lavoro, delle partorienti, dei malati e dei bisognosi.
Il santuario di Veitien è la culla e il rifugio di chi cerca protezione e conforto, luogo di pace e preghiera dove l'unica legge che governa è quella della Madre. Al centro dei giardini del santuario si trova Eran, il sacro arbusto, emanazione stessa della Dea, che ogni religioso di Veitien è tenuto a curare e proteggere.
I religiosi di Veitien hanno inoltre il compito di dedicarsi alla preghiera e portare al loro popolo la voce della Dea. Si dedicano spesso a cerimoniali di svariati tipi: battesimi, matrimoni, funerali, rituali di purificazione e di liberazione, cerimonie di propiziazione della natura, cerimonie di ringraziamento, eccetera.
Parte della loro missione è avere cura delle anime, guidarle verso la comprensione della natura e del rispetto delle leggi della Dea, ma anche sanarle attraverso rituali o prove di espiazione qualora risultassero lontane dagli Dei.

Nella loro vita quotidiana i religiosi di Veitien sono soliti dedicarsi anche ad attività di ordine individuale: lettura e stesura di libri, l'esecuzione di qualsiasi tipo di arte (molto famosi sono i loro arazzi votivi), la cura dei giardini, lo studio delle piante, la cucina e soprattutto l'esplorazione e i viaggi (cosa più che benvenuta).


La figura del religioso

Il culto è aperto sia agli uomini che alle donne.
Non esiste un vero e proprio cliché del religioso di Veitien. Il Culto di Veitien è in effetti molto libero e può essere vissuto con uguale intensità e devozione da individui dal carattere più diverso. Nel corso della storia ci sono stati sacerdoti più introversi e affini alla vita selvaggia, lontano dal caos della città, così come ci sono stati altri completamente immersi nella vita sociale e politica. Ci sono stati sacerdoti più seriosi e dediti allo studio, così come altri più frivoli e spensierati. C'è stato chi ha voluto spogliarsi di ogni bene superfluo e chi non ha invece disdegnato gioielli e tessuti pregiati.

Il religioso di Veitien è chiamato ad essere una guida per il suo popolo e, benché la moralità in senso veitieniano sia piuttosto diversa da quella comune, si richiede sia una figura d'esempio. Non vi sono limitazioni sulla libertà di legarsi ad una persona, in quanto il culto di Veitien vede la Vita come suo fulcro e la nascita come una benedizione. Va tuttavia ricordato che prima di essere amanti, amici o genitori, si è prima di tutto sacerdoti, e in quanto tali vincolati all'obbedienza e alla discrezione sui segreti del santuario, nonché chiamati a vivere la vita sentimentale in modo onesto e rispettoso dell'altro.
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